lunedì 14 settembre 2015

Il manifesto

Può sembrare un po' strano, fuori luogo o solamente curioso, ma abbiamo realizzato un manifesto della nostra band. La motivazione non è poi così cervellotica, bensì nasce dalla necessità (recondita) che ogni individuo porta in sè, una volta entrato in un percorso insieme ad altre persone, di riconoscersi in qualcosa, di raccontare da dove viene e perchè, e fissare dei punti fermi. 

Senza troppi (ed ulteriori) giri di parole, questo è il nostro manifesto, che ovviamente è appeso in sala prove. 

                                        IL  MANIFESTO DEGLI AMERICANA
                                                           Riferimenti, obiettivi e parole chiave.

Perché suoniamo in sei?

Anche se può sembrare complicata una band composta da sei elementi, c’è una forte motivazione per la quale questa band è composta da sei musicisti.

L’elemento iniziale, senza ombra di dubbio, nasce da due grandi gruppi: i Counting Crows ed i Black Crowes. Insomma, con i corvi comunque dobbiamo confrontarci….
 La formazione di queste due band è composta da sei elementi, perfettamente contraddistinti: cantante (che nel 99% dei casi non suona nessuno strumento e si dedica esclusivamente alla voce), due chitarristi, bassista, batterista e tastierista, che viene comunque inteso prevalentemente come suonatore di strumenti di origine vintage, quali organo, pianoforte, piano elettrico e mellotron.

Come sempre, questa composizione non nasce 25 anni fa, quando mediamente hanno trovato il successo queste due band, ma parte da lontano, dalle ispirazioni che Counting Crows  e Black Crowes hanno avuto per creare la propria musica.

Indiscutibilmente, tutto nasce da un certo Bob Dylan, che nel 1965 sfida il mondo del folk, da cui proveniva e di cui era il paladino indiscusso, attraverso la sua svolta elettrica. Per proporre la sua nuova musica, Dylan ha bisogno di una band di supporto perché l’idea che lui ha in mente è chiara: creare in un contesto elettrico una band che interpreti in maniera moderna i capisaldi della musica americana: il folk ed il blues, alcune volte con una spruzzata di jazz e seguendo il ritmo di un astro nascente della musica americana: Elvis Presley, che di fatto ha creato il rock’n’roll.
Avendo questi quattro generi come riferimenti musicali, blues/folk/jazz/rock’n’roll, Dylan ha la necessità di creare un suono versatile, ampio, di impatto ma anche di classe, senza avere limiti alla propria composizione ed ai suoni. Ecco che nasce Bob Dylan & the Band, la base di tutta la musica americana futura.
Il gruppo si compone di Dylan che oltre a cantare suona anche la chitarra in pianta stabile, Robbie Robertson all’altra chitarra, il grande Richard Manuel alle tastiere e due eroi della musica moderna: Rick Danko al basso e Levon Helm alla batteria (che acquisterà poi un’intera casa a Woodstock  costruendo uno studio di registrazione storico, dove tra l’altro i Black Crowes registreranno l’album Before the frost che contiene, tra le altre, Good morning captain).

Con la Band Bob Dylan registra i suoi album più belli, contaminati da tutti i generi figli della musica americana, dando la luce canzoni come Like a rolling stone, I want you, Rainy Day Woman #12 and 35, Stuck inside of Mobile with the Memphis blues again e tante altre. Il suono parte dal blues e dal folk per essere contaminato dal rock’n’roll: è nato il rock americano. L’impatto sonoro è devastante: le chitarre dialogano tra loro, le tastiere danno profondità al suono, il basso chiude il suono a metà tra ritmo e melodia, la batteria è centrale per lanciare il rock’n’roll del gruppo. Dylan non tornerà più indietro, ed ancora oggi il suo Neverending tour si compone di sei elementi, con lui stesso che si è tolto la chitarra di dosso per sposare la stessa formula che adottiamo noi oggi.

Nati nel 1965, i Grateful Dead da San Francisco raggiungono la gloria con una delle pietre miliari del rock psichedelico con Aoxomoxoa, uno dei dischi che ha cambiato la storia della musica, sempre con la stessa formazione di sei elementi.
Dall’altra parte degli Stati Uniti, due formazioni storiche si presentano sul palco con la stessa line up: da una parte l’hard rock dei Lynyrd Skynyrd (Sweet Home Alabama  e Freebird i manifesti consegnati alla storia della musica). Dall’altra, il rock sudista intriso di blues e boogie degli Allman Brother’s Band.

Alla fine degli anni ’70 l’America è scossa da due talenti: Bruce Springsteen e Tom Petty, che formano le due backing band più famose delle storia: Bruce Springsteen & The E-Street Band e Tom Petty & the Heartbreakers. Entrambi i gruppi sono macchine da guerra, e differentemente dai gruppi nati negli anni ’60, la matrice rock è prepotente. Ogni spettacolo del Boss e di Tom Petty dura almeno tre ore: l’insegnamento di Bob Dylan di mescolare i generi e di garantire la massima libertà nella scrittura con questi due artisti e le loro band viene portato alla massima potenza. Si passa dalle ballate elettriche agli inni da stadio, dalle canzone intime ai blues sporchi con ritornelli da classifica. La E-Street Band in particolare diverrà il simbolo del rock in tutto il mondo ed i dischi in cui Springsteen farà a meno di loro saranno dei flop clamorosi.
Più di ogni altra, la E-Street Band incarna il suono americano: attenzione alla tradizione e grande ritmo su cui si appiccica una forte melodia cantata dal Boss. “Baby, we we’re born to run!”.

All’inizio degli anni ’90, quando lo stesso Springsteen è all’apice del successo, tre band trovano il successo affondando il proprio suono nelle radici del rock americano, ovviamente nella nostra formazione tipo: Counting Crows, Black Crowes e The Wallflowers.
I Black Crowes sono molto più intrisi di blues degli altri, mentre per i Counting Crows i riferimenti vanno dalla Band ai Grateful Dead, per passare a Van Morrison. I Wallflowers sono quelli più vintage, ed il leader è Jakob Dylan,  figlio di cotanto padre.
Dietro il loro successo, molto più psichedelici, ci sono i Widespread Panic che vengono dalla Georgia e fanno della jam session il loro credo.

Nonostante tutte queste band siano ancora attive oggi ed in giro per il mondo con i loro tour, gli anni 2000 hanno portato altri grandi gruppi, che con la stessa formula hanno licenziato grandi dischi. Eccone solo alcuni:

  • I Dirty Guv’nash da Knoxville, Tennessee, un gruppo di blues-rock con un forte senso melodico
  • Gli Hard Working Americans da Memphis, Tennessee, un supergruppo composto da grandi musicisti del south a cavallo tra folk e blues/rock
  • I Blackberry Smoke da Atlanta, Georgia un vero gruppo di southern rock, erede dei Lynyrd Skynyrd
  • I Lucero, sempre da Memphis e con una chiara matrice soul/rock
  • Gli American Aquarium da Railegh, North Carolina, pienamente nel solco della musica di Bob Dylan.

Obiettivi e parole chiave


Come tutte queste band insegnano, la formazione a sei permette un linguaggio musicale ricco, un suono potente che dal vivo esce come un treno in piena corsa, la possibilità di entrare ed uscire dai generi che hanno creato il rock, la libertà per ogni musicista di disegnare il proprio linguaggio con i suoi riferimenti.

Gli Americana nascono con la volontà di non porsi limiti nell’ambito del rock americano e di utilizzare i vari linguaggi a seconda della nostra volontà e del nostro umore.
Gli Americana nascono come una band che dal vivo esplode di suoni e colori, con una musica ricca di musicisti e sfumature e con un piglio da rock band.

Dunque, consapevoli delle difficoltà che una band di sei elementi comporta in quanto ad arrangiamenti, strumentazione, gestione delle prove e dei suoni, c’è la consapevolezza della nostra ricchezza di suoni e linguaggi, e della nostra unicità nel panorama dei gruppi locali.

“Lunga è la strada, ma grande è l’obiettivo” dicevano i latini. Ed in effetti, il nostro obiettivo va anche oltre la musica, perché si serve anche della letteratura americana e vuole raggiungere un’altra finalità: sopravvivere nel tempo.
Americana è stata fondata da un gruppo di amici allargata a nuove persone che sono entrate anche loro in amicizia, perché uno degli insegnamenti del rock americano è la coesione: ognuno dei sei elementi è indispensabile, ognuno ha un suo ruolo fondamentale. Senza uno dei sei elementi, questa band è inesistente, non può proporre il proprio linguaggio e soprattutto viene meno al principio che ognuno di noi contribuisce a qualcosa di unico.

Longevità è un altro caposaldo di questa band. Molte band amatoriali nascono nel giro di pochi minuti, crescono in maniera esponenziale nei primi due anni di vita, e poi muoiono precocemente, come questa società che fagocita il presente senza alcuna possibilità di viverlo realmente. Il nostro obiettivo è quello di durare nel tempo, di trovarci ancora qua tra qualche anno a suonare tra le pieghe della nostra vita, dei nostri impegni e dei nostri obiettivi personali.

Altra parola chiave è mutualità. E’ un termine preso in prestito dell’associazionismo,  dove i membri che ne fanno parte s'impegnano, volontariamente, a prestarsi reciproco aiuto e assistenza.

Eccoli dunque i capisaldi della nostra Americana Rock Band:
  • Rock
  • Blues
  •  Amicizia
  • Coesione
  • Longevità
  • Mutualità


Americana

2 commenti:

  1. Alex, i tuoi post sul mondo delle band amatoriai e non sono assolutamente fantastici. Sarà che un pò mi sento parte della tua "storia musicata" ed ecco perchè mi piacciono così tanto! Sei grande! ^_^

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  2. sai quanto mi fanno piacere queste tue parole. Un abbraccio amico mio

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