mercoledì 14 gennaio 2015

...e poi c'è la letteratura

Una rock band che propone uno spettacolo musical-letterario....suona un po' strano? Beh, di certo è inusuale, spiazzante. L'angolazione dalla quale si vedono le cose però aiuta ad aggiustare il tiro: c'è connessione tra narrativa e rock? Ed, entrando ancora più nel particolare: rock americano e letteratura americana hanno un collegamento?

Non si può negare che ci sia nel rock tradizionale americano una forte componente narrativa. Il web è pieno di recensioni nella quali si evidenzia che Bob Dylan vale quanto un affermato romanziere, ed ha attinto a piene mani dal mondo letterario. Non è un segreto che ascoltare un disco dell'immenso Bob senza i testi in mano vuol dire perdersi almeno la metà della quota artistica.

Perchè? Non esiste una unica verità, ovviamente, però il raccontare storie fa parte della tradizione musicale americana. Racconti di viaggiatori, drogati, illusionisti. Racconti di orfanotrofi le cui finestre guardano il mare, di giocatori di azzardo, di cowboys efferati. Storie di gente comune, amplificate da una terra enorme, in cui le distanze già da parte loro configurano un racconto.

Tom Waits, Richmond Fontaine, Ryan Adams, Tim e Jeff Buckley (e le loro storie personali maledette), Lucinda Williams, Bruce Springsteen, Neil Young, Johnny Cash, Steve Earle e tanti, tanti, tanti altri, cosa fanno se non musicare storie in musica? L'esempio più lampante è la bellissima The ghost of Tom Joad di Bruce Springsteen, omaggio struggente al protagonista di Furore di John Steinbeck.

Non è giusto svelare i romanzi di cui parliamo nel nostro concerto, tantomento le canzoni cui sono collegati, e gli artisti sopra citati non sono quelli che portiamo sul palco, ma la filosofia dietro Americana è chiara, e segue anch'essa una narrazione ben definita: raccontare quanto la letteratura abbia inspirato la musica.
E' un viaggio, e non potrebbe essere altrimenti, perchè a scovare le location di numerosi romanzi si fa un giro per gli Stati Uniti in lungo ed in largo: John Irving viene dal freddo New Hampshire, John Updike dalla Pennsylvania, Saul Bellow dal verde Massachussets, Bernard Malamud da New York, Truman Capote dall'incantevole New Orleans.

Americana, since 2012


Nessun commento:

Posta un commento